Il trasferimento della sede legale di un'azienda, noto anche come domiciliazione legale, è un passo cruciale regolato dalla riforma del diritto societario introdotta dal Decreto legislativo n. 6/2003, in vigore dal 1° gennaio 2004. Questa normativa ha semplificato notevolmente il processo, eliminando l'obbligo di indicare l'indirizzo completo della sede sociale nell'atto costitutivo e richiedendo solo l'indicazione del Comune. Ciò significa che variare la sede legale all'interno dello stesso Comune non richiede più la modifica dell'atto costitutivo, riducendo così la necessità di coinvolgere un notaio. Tuttavia, ci sono casi in cui è comunque obbligatorio il coinvolgimento di un professionista legale.
Quando serve il notaio per la domiciliazione legale?
Il notaio diventa necessario nei seguenti casi:
Adempimenti per tutte le forme giuridiche nella domiciliazione legale
È importante sottolineare che queste disposizioni non si applicano solo alle società di capitali o cooperative, ma anche alle società di persone. Tutte le tipologie di impresa devono comunicare il cambio di sede all'Agenzia delle Entrate e alla Camera di Commercio competente, così come agli enti INAIL e INPS, se del caso.
Oggi, fortunatamente, queste comunicazioni possono essere gestite in modo efficiente attraverso una segnalazione telematica al Registro delle Imprese, tramite il sistema ComUnica, semplificando ulteriormente il processo e garantendo il rispetto di tutte le normative vigenti.
Con questa guida pratica sulla domiciliazione legale, sei pronto a affrontare il trasferimento della sede legale della tua azienda in modo sicuro e conforme alla legge, evitando inutili complicazioni e assicurandoti di seguire correttamente tutti gli adempimenti necessari.